Infanzia Montessori
“Per realizzare la libertà del bambino è necessario preparare l’ambiente adatto al suo sviluppo”
Maria Montessori
LA NOSTRA SCUOLA
- INFANZIA MARIA MONTESSORI
MIAA8EU02N – Scuola dell’Infanzia
La Scuola dell’Infanzia M. Montessori ha una sezione.
La finalità della scuola dell’infanzia, così come espresso dalle Indicazioni Nazionali, è quella di promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona in una prospettiva di libertà e di responsabilità, nella promozione della conoscenza, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, come già anticipato da Maria Montessori all’inizio del nostro secolo. “Aiutami a fare da solo” è una domanda scientifica posta da una spinta interiore del bambino; egli sta al centro del processo educativo con i suoi bisogni, ma anche con le sue potenzialità e capacità. Prima donna medico, antropologa, laureata in filosofia, Maria Montessori ebbe un orientamento scientifico che le permise di entrare in contatto con i medici francesi Itard e Séguin e di apprendere i loro metodi sperimentali riguardo la possibilità di rieducazione dei bambini con difficoltà. Su quella base elaborò e costruì materiale di sviluppo scientificamente attraente, adatto a un apprendimento autonomo, attualmente convalidato dalle Neuroscienze. Il Metodo Montessori nasce e trova la sua prima applicazione nel 1907 a Roma, con l’apertura della prima Casa dei Bambini per i figli degli operai nel quartiere San Lorenzo. L’Opera Nazionale Montessori ha elaborato un progetto educativo per le scuole, per le insegnanti e per le famiglie, nel quale è proposto e realizzato un modello formativo quale guida educativa, affinché l’esperienza sia conforme al pensiero montessoriano.
Scuola dell’Infanzia M. Montessori (Nell’edificio della Scuola Primaria Galli) Via Leonardo da Vinci, 100 – cod. mecc: MIAA8EU02N |
Offerta formativa e progetti
Non vi è ambiente sociale – ha scritto Maria Montessori – nel quale non vi siano individui che abbiano esigenze e livelli diversi di apprendimento. Per questo motivo la Casa dei Bambini è un ambiente che accoglie bambini di età eterogenea, adatto al lavoro individuale o di piccolo gruppo. Nelle classi eterogenee per età, i piccoli osservano i più grandi, i quali sono sempre disposti a dare loro una mano, favorendo lo scambio reciproco di esperienze, di relazioni e di collaborazione. Il bambino è qui al centro di un processo di autoeducazione, libero di esprimere il proprio interesse spontaneo, il proprio impulso naturale ad agire e a conoscere. L’ambiente scolastico diventa ambiente di vita, nel quale i bambini sono impegnati al mantenimento dell’ordine, della cura, dell’attenzione e della bellezza. Ad essi vengono assegnati semplici incarichi, quali: apparecchiare per il pranzo e riordinare; lavori nei quali mettono alla prova abilità manuali, quali: impastare, grattugiare, cucire, lavare, allacciare, ritagliare. Queste attività di vita pratica non sono solo legate all’ambito domestico ma riguardano tutta la dimensione motoria che si conquista così per mezzo di attività reali, rapportate al livello di sviluppo di ciascun bambino. Il bambino prende progressivamente consapevolezza delle proprie abilità attraverso l’uso della mano, “organo dell’intelligenza”. Per Maria Montessori, queste semplici pratiche quotidiane sono un aiuto prezioso allo sviluppo dell’autonomia, nella comprensione delle proprie capacità e nello sviluppo del rispetto dell’altro e dell’ambiente. Favoriscono, inoltre, lo sviluppo motorio e il potenziamento del coordinamento globale e oculo-manuale, lo sviluppo delle capacità attentive e di concentrazione, che porteranno il bambino ad esperienze sempre più complesse come la scrittura, preparando la mano all’utilizzo dello strumento.
Un’altra attività pratica è costituita dalla cura dell’orto, situato nel parco della scuola. I bambini sperimentano la semina, la crescita, il raccolto di ortaggi e in questo modo essi esplorano l’ambiente utilizzando i cinque sensi; affinano la curiosità, il gusto della scoperta e sviluppano abilità di tipo scientifico.
Il materiale Montessori è definito “materiale di sviluppo”, in quanto segue le tappe dello sviluppo evolutivo. È posto all’altezza del bambino, favorendo in questo modo la sua libera scelta e seguendo un ordine graduale di proposta. Assume una posizione di centralità nel metodo e rende l’insegnante stesso una figura di contatto e di mediazione. È costruito sul principio di isolamento della qualità discriminando gli attributi degli oggetti (forma, colore, dimensione, peso, superficie, etc.) ed è reso didatticamente funzionale in rapporto alla logica della sua costruzione scientifica. Simile logica fa sì che il bambino soddisfi il suo bisogno di ordine e di lavoro, e nello stesso tempo possa operare in autonomia perché il rigore costruttivo del materiale contiene in sé il controllo dell’errore. Con esso il bambino attiva la propria sensorialità ed intelligenza. Utilizzando i materiali strutturati, diventa consapevole del suo agire, pensa, formula ipotesi, congetture e soluzioni, classifica, risolve problemi, modifica le proprie rappresentazioni mentali. Un momento educativo importante.
I bambini sono coinvolti nella preparazione della tavola e a turno vengono nominati camerieri e dispensieri. È previsto l’uso di tovaglie di cotone, stoviglie in ceramica, bicchieri di vetro, zuppiere e vassoi di piccole dimensioni affinché possano facilmente servirsi durante il pranzo, nella quantità e nel piacere personale.
La musica, quale linguaggio o mezzo di espressione e di comunicazione tra gli uomini, è fondamentale per l’equilibrata formazione della persona. Fin dai primissimi anni è possibile ed importante offrire esperienze musicali adeguate. Si sviluppano capacità uditiva, riflessione, attenzione, linguaggio parlato o cantato, motricità. Si favoriscono lo sviluppo individuale e al tempo stesso la socializzazione. Le attività musicali, che il metodo propone, rispondono ai bisogni psicomotori e sensoriali dell’infanzia e intendono sviluppare la formazione musicale, tenendo presente le diverse andature che seguono la pulsazione del brano e i parametri del suono: altezza, intensità, durata e timbro; la pausa e la frase musicale. I giochi motori hanno nell’apprendimento della musica la stessa funzione che il materiale sensoriale ha per la rappresentazione delle qualità fisiche degli oggetti.
Il progetto favorisce l’espressione spontanea attraverso il “gioco del dipingere”, ideato da Arno Stern, che grazie ad un allestimento eccezionale e ad un assetto relazionale non giudicante, permette ai partecipanti di superare, nel tempo, le dipendenze dai modelli sociali e culturali e di sviluppare autonomie positive. Obiettivo del progetto è quello di offrire ai bambini la permanenza in un Atelier di pittura ispirato al Closlieu, secondo il metodo e gli studi condotti da Arno Stern, la maestria nell’uso rigoroso degli strumenti di lavoro, la conoscenza dell’ uso corretto dei materiali, la conservazione e l’archiviazione dei lavori. Nel Closlieu si vuole offrire ai bambini un luogo personale e comunitario allo stesso tempo per poter esprimere se stessi liberamente, lontano da ogni pressione sociale e culturale ma insieme agli altri e nell’ambito di un ordine prestabilito di regole di condivisione e buon uso di strumenti e attrezzi ad alta richiesta tecnica quali sono quelli proposti nell’ ambito dell’ Atelier.
Maria Montessori ha osservato che l’evoluzione del bambino nel suo percorso di apprendimento avviene per “esplosioni”, che non seguono percorsi e tempi prestabiliti. Anche i dati attuali della psicologia e le più avanzate riflessioni pedagogiche, dimostrano che la formazione umana e culturale del bambino avviene per processi di maturazione lenti e sotterranei, con ritmi estremamente personali. I tempi di apprendimento sono i ritmi naturali della vita del singolo. Nella Casa dei Bambini, il bambino svolge individualmente o in piccolo gruppo il suo lavoro; il controllo dell’errore non risiede nella supervisione dell’adulto, ma nel successo della sua azione. L’apprendimento del bambino è guidato dal materiale; il materiale stesso evidenzia al bambino gli errori commessi. Questo requisito rende possibile la verifica immediata della risposta e gli consente di apprendere controllando la propria attività. Le verifiche, pertanto, vertono principalmente sull’osservazione, con rari e delicati interventi diretti. Nell’attività di verifica consideriamo i seguenti aspetti: La capacità di scegliere autonomamente un’attività; |
Organigramma – Modulistica- Calendario
Calendario-scolastico2023-2024
Nel metodo didattico-educativo Montessori, l’insegnante ha un ruolo di mediatore, prudente e discreto. Osserva e guida il bambino nel corretto uso del materiale, aiutandolo ad avanzare verso l’indipendenza. Egli propone, predispone, stimola ed orienta, senza mai sostituirsi a lui e sostenendolo nel suo desiderio di conoscenza ed autonomia.
Docenti a.s. 2023-2024
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